Sono comodi, tutti i negozi li adoperano, tutti i compratori li accettano, alla fine poi servono a raccogliere l'immondizia. E così cresce un'isola di merda in mezzo al mare, le balene si "stragugliano", i pesciolini ne staccano piccoli morsi e ce li passano a noi, quando li mangiamo i pesciolini, pezzettini sempre più piccoli e quasi immortali ma tossiche, e noi diventiamo impotenti, sterili, criptorchidi e chissà cos'altro.
E il nostro mondo, ormai piccolissimo, che deve sostenere 6, 7 e dopodomani 12 miliardi di uomini, mentre era fatto sì e no per tollerarne poche decine di milioni, si "straguglia" anche lui. Di merda. Respiriamo merda, facciamo il bagno nella merda, mangiamo merda. Il nostro livello di tolleranza cresce progessivamente. Per cambiare atteggiamento occorrerà davvero la catastrofe?
Anch'io accetto il sacchetto di plastica al supermercato, e lo adopero poi per l'immondizia. E perchè dovrei fare diversamente? Non sarà certo il mio sacchetto a cambiare il destino del mondo. Certo, occorre la legge, dieci leggi, cento leggi. (..) Ma la legge, per esserci, non deve venire rimandata di anno in anno con un semplice emendamento (che, per carità, ha le sue giustificazioni, perchè ci sono imprese, fabbriche, operai che fanno sacchetti: ma anche loro, non possono diversificarsi se gli dai il tempo? Ma gliel'hanno dato, e non si sono diversificati. Tanto c'è sempre il deputato che fa scivolare l'emendamento).
(Franco Panizon "Un pediatra per amico")
se volete saperne di più, leggete qua:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pacific_Trash_Vortex
altrimenti cercate su TouTube "Pacific Trash Vortex"
e, per favore, la prossima volta che andrete al supermercato non accettate la plastica e portatevi la sporta!
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