RISPARMI E MANTIENI IL MONDO PIU' PULITO

venerdì 30 marzo 2012

Le 6 regole d’oro per mantenersi in forma


regola: mangiare sano utilizzando cibi freschi con più ortaggi frutta fresca legumi freschi o secchi. Limitare il consumo di oli e grassi sostituendoli con aromi e spezie. Consumare regolarmente pane pasta riso e altri cereali, possibilmente integrali.

regola: mangiare lentamente ti aiuterà ad avvertire un senso di sazietà,apprezzare il cibo, ed avere coscienza del nutrimento. Evitare distrazioni come la televisione, il computer, il cellulare,ed altro, ti aiutano a migliorare la digestione. Utilizzare piatti più piccoli aiuta a moderare le porzioni,dando la sensazione di mangiare abbastanza.

regola: pianificare e rispettare un programma aiuta a seguire un’alimentazione corretta. Si prevede: 5 pasti al giorno, 3 principali e 2 spuntini. Attenzione alle calorie e ai lipidi, cercando di variare tra i gruppi alimentari, alternandoli.Gruppi: cereali e derivati – frutta e ortaggi – latte e derivati – carne pesce e uova –grassi di condimento.

regola: per seguire un programma corretto e uno stile di vita sano, si deve trovare sempre la motivazione. All’inizio è difficile, le tentazioni sono ovunque. Andare a cena fuori con gli amici si può fare, basta creare situazioni alternative dove il cibo non è essenziale. Organizzare cene con cibi sani e nutrienti, come verdure,legumi e farine integrali, è divertente ed economica ed in più consente di preparare piatti semplici ma gustosi. Tieni sempre presente il tuo obiettivo finale, fissando degli obiettivi intermedi raggiungibili con facilità, che inducono con più ottimismo all’obiettivo finale.

regola: non trascurare l’esercizio fisico ed il benessere mentale, approfittare di ciò che la quotidianità ci offre: salire e scendere le scale piuttosto che prendere l’ascensore, camminare a passo veloce invece di utilizzare la macchina, oppure utilizzare la bicicletta, praticare 4-5 volte la settimana attività fisica per almeno 20minuti di un intensità tale da provocare un’evidente sudorazione.

regola: per perdere peso ci si può concedere ogni tanto un “dolce regalo”,aiuta anon sentirsi costretti in un regime di privazioni alimentari, facendo gustare a pieno ciò che si mangia, senza sentirsi in colpa.

giovedì 22 marzo 2012

IL TRATTAMENTO ANTICELLULITE A BASE DI ARGILLA ROSSA

Rivoluzionario trattamento a base di argilla rossa delle Alpi Pennine ed estratti vegetali. Ricco di preziosi componenti minerali (in particolare la Silice) e potenziato con estratti di Quercia Marina, Edera ed oli essenziali, il Fangorosso svolge un'azione osmotica specifica contro il ristagno dei liquidi nei tessuti, favorendo nel contempo la penetrazione delle componenti attive. E' un trattamento pratico perché ad essiccazione rapida (20 minuti), non necessita dell'utilizzo di pellicola trasparente, non unge e non cola. E' efficace, in quanto agisce sugli accumuli adiposi e sul ristagno di liquidi su pancia, glutei, braccia e gambe. Disponibile nella versione termogenica per un'azione intensiva. La delicata profumazione degli oli essenziali di Lavanda e Ginepro rende l'applicazione dei prodotti Fangorosso particolarmente gradevole.

L'Estate stà arrivando... che aspettate? ;)

mercoledì 21 marzo 2012

Incontro Informativo sul massaggio infantile

Il massaggio del bambino non è una tecnica, è un modo di stare con il proprio bambino.


Il massaggio del bambino è un’antica tradizione presente nella cultura di molti paesi. Recentemente è stata riscoperta e si sta espandendo anche nel mondo occidentale.
L’evidenza clinica e recenti ricerche hanno, inoltre, confermato l’effetto positivo del massaggio sullo sviluppo e sulla maturazione del bambino a diversi livelli.
Il massaggio del bambino è semplice, ogni genitore può apprenderlo facilmente, flessibile, e può adattare alle esigenze del bambino, fin da piccolo e durante le diverse fasi della sua crescita. 
Con il massaggio possiamo accompagnare, proteggere e stimolare la crescita e la salute del nostro bambino, è un mezzo privilegiato per comunicare ed essere in contatto con lui.

fonte: aimi

Vi aspettiamo numerosi, per prenotarvi all'incontro basta contattarci al numero 0744.1925322 oppure semplicemente passare a negozio!


giovedì 15 marzo 2012

Catalogna e finocchi con couscous al limone

Le ultime verdure invernali... da domani ho deciso: spazio alla PRIMAVERA. Voglio piatti colorati e allegri! :D
Questo che vi propongo è un mix di verdure che combina sapori amari e dolci in un ottimo piatto unico, grazie alla presenza del cous cous che l'accompagna. Il profumo del limone lo rende fresco e piacevole.

INGREDIENTI: (dosi per 2 persone)

Per le verdure:
300 gr di catalogna già ripassata in padella
2 finocchi sbollentati
1 cipollotto fresco
1 peperoncino
olio extravergine d'oliva
sale q.b.


Fate scaldare in una padella l'olio con il peperoncino lasciato intero e rosolatevi il cipollotto a rondelle. Aggiungete il finocchio tagliato a pezzetti e lasciatelo insaporire bene. Unite la catalogna, regolate di sale e lasciate insaporire per qualche minuto.


Per il couscous:

150 gr di couscous precotto a grana media
150 gr d'acqua
1 cucchiaio d'olio extravergine d'oliva
1/2 cucchiaino di sale
scorza e succo di 1/2 limone

Mettere in una pentola l'acqua, l'olio e il sale e far bollire. Togliere dal fuoco e versare il couscous mescolando delicatamente. Coprire e lasciar gonfiare per circa 5-10 minuti. Aggiungere il succo e la scorza di limone e sgranare bene il couscous con una forchetta.

Servite le verdure accompagnando con il cous cous!

fonte: gustosamente.blogspot.it

sabato 10 marzo 2012

Avena piccante

Ingredienti: 200 gr di avena, 1 cipolla, 1 foglia di alloro, peperoncino tritato, prezzemolo, miso di soia, gomasio, olio, sale.

Preparazione: Lavare l'avena e lasciarla in ammollo per qualche ora. Far saltare con un po di olio la cipolla affettata sottile, con l'alloro e il peperoncino a piacere. aggiungere l'avena con l'acqua dell'ammollo e cuocere per circa 50 minuti. a fine cottura, aggiungere il miso e spolverare con gomasio e prezzemolo, insaporendo con un po' di olio a crudo.


Altre ricette con l'avena:

Primo di avena con azuki con spinaci e mandorle tostate
Anelli di avena con broccoletti
Avena con carciofi
Cavolfiore con acciughe, fiocchi d'avena e semi di girasole

mercoledì 7 marzo 2012

Cristallo terapia

I cristalli hanno un’intrinseca energia vitale che viene trasmessa e rilasciata a chi li tocca o indossa. Anche il nostro corpo e tutto l’universo è energia, infatti attorno a noi si estende un corpo sottile di energia, ed è ormai risaputo che ogni disturbo che avvertiamo, prima di manifestarsi a livello fisico esiste sull’aura. La cristalloterapia è una metodo terapeutico perfettamente energetico, con la quale pietre dure e cristalli influenzano l’aura rimuovendo blocchi energetici che potrebbero scendere a livello fisico e creare disturbi più o meno gravi. È importante sottolineare che non è possibile pretendere che i cristalli possano curare tutti i nostri disturbi. Molto dipende dall’individuo stesso che sarà il vero artefice della guarigione. Bisogna innanzitutto porci la questione su come i cristalli possa esercitare un’azione terapeutica e curativa sul nostro organismo. Il punto di partenza fondamentale per capire tutto questo è quello di considerare l’uomo non solo nel suo aspetto fisico, così che l’azione terapeutica delle pietre non apparirà strana o inverosimile. Studi fisici hanno messo in evidenza e stabilito che qualsiasi corpo, organismo e materiale possiede un suo campo energetico; qualsiasi fenomeno naturale è accompagnato dall’emissione o dall’assorbimento di energia sotto forma di luce, calore o radiazioni. Per quanto riguarda i cristalli essi hanno la capacita di assorbire e trasformare la luce nella gamma degli infrarossi, delle radiazioni e delle microonde. Sono soprattutto queste ultime che possono attraversare tutto l’organismo che riescono a raggiungere i tessuti e gli organi posti più in profondità. Possiamo dire che il nostro corpo, irradia costantemente luce; ogni elemento, dalle cellule agli organi, hanno una loro particolare luce o aura emanando così uno specifico campo magnetico usato dalla scienza medica per fini diagnostici. Possiamo dunque affermare che le pietre sono delle costanti fonti d’informazione per mezzo della loro aura. Questa determina il modo in cui agisce sul nostro organismo ed influenza la comunicazione tra le cellule causando una specifica reazione. Questa reazione dipende da 2 fattori; dai nostri bisogni immediati e dal tipo di vibrazione energetica inviato dalla pietra scelta. In questo modo la pietra agisce nell’ambito delle terapie basate sull'informazione, poiché la sua azione non ha un base di origine chimica come nei farmaci tradizionali ma si concretizza attraverso una trasmissione vibrazionale. La conclusione è che analizzando il tipo di messaggio energetico che le pietre possono inviare, otteniamo la giusta conoscenza per scegliere il cristallo più adatto a noi e alle circostanze che stiamo affrontando nella vita. Questo approccio sembra ad una prima istanza complicato ma in realtà sono sufficienti un pò di passione, interesse per la cristalloterapia e la lettura di un buon libro sull’argomento. Da qui in poi se desideriamo veramente entrare in contatto con l’energia dei cristalli la nostra vita potrà davvero cambiare.

fonte: mitiemisteri.it

Di seguito alcuni cristalli e pietre presenti nel nostro negozio:


> Aragonite
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Ematite
> Quarzo rosa
> Sodalite

venerdì 2 marzo 2012

Fagioli Azuki - Rossi e Verdi


Molto diffusi nei paesi orientali, soprattutto in Giappone, dove sono secondi solo allasoia, i fagioli azuki rossi cominciano a fare sempre più spesso la propria comparsa sulle nostre tavole, anche grazie al numero crescente di persone che cominciano a seguire una dieta macrobiotica. Si tratta di piccoli legumi di colore rosso scuro cui ci si riferisce anche con il nome di soia rossa; tale denominazione però è erronea, poichè l’azuki è un fagiolo e condivide con la soia solo l’appartenenza alla famiglia delle leguminose.

Come la gran parte dei fagioli, gli azuki sono molto ricchi di fibre solubili e aggiungerli alla propria dieta è utile a regolare la motilità intestinale e a tenere a bada ilcolesterolo cattivo; rappresentano inoltre una buona fonte di sali minerali quali potassio, manganese, magnesio, ferro, rame, zinco e di vitamina B3 a fronte di un ridotto contenuto di sodio e di grassi. I fagioli azuki apportano inoltre un discreto quantitativo di proteine vegetali e consumati insieme a cereali ed altri legumi rappresentano un’ottima alternativa alla carne.Nei paesi occidentali rientrano nella preparazione di minestre, contorni e insalate ma vengono comunemente consumati anche semplicemente lessati e conditi con un filo d’olio, in Giappone vengono invece impiegati per la preparazione di una moltitudine di pietanze e preparati, anche di pasticceria: la marmellata di azuki (anko) è normalmente utilizzata per la farcitura di una quantità di dolci e per guarnire i gelati; d’altra parte il sapore degli azuki è dolciastro e ricorda molto quello delle castagne e delle patate dolci.I fagioli azuki vanno conservati in un luogo fresco e asciutto; una volta aperta la confezione è opportuno trasferirli in barattoli a chiusura ermetica, mentre in estate andranno riposti in frigorifero. Prima della cottura bisogna tenerli in ammollo in acqua fredda per almeno quattro ore.

Fonte: www.dietaland.com

Ricette:
> Paella con azuki e tofu
> Zuppa di azuki e verdure
> Primo di avena con azuki con spinaci e mandore tostate
> Frittelle di funghi e fagioli di azuki

Frittelle di funghi e fagioli azuki

Ingredienti:
Per friggere- 1 uovo- 100 g di farina d'avena- olio di oliva extra verginePer le frittelle- 175 g di fagioli azuki- 2 cucchiai di olio di oliva extra vergine- 350 g di funghi champignon- 1 spicchio di aglio- cumino- 30 g di farina- prezzemolo tritato- sale- pepe

PREPARAZIONE:
1 Dopo aver tenuto una notte a bagno i fagioli, fateli cuocere in una pentola per 40 minuti (20 se in pentola a pressione). Fateli raffreddare e poi frullateli
2 In una padella saltate per 5 minuti i funghi con l'aglio e le spezie. Abbassate il fuoco, cospargeteli con la farina, mescolate finché non otterrete un composto omogeneo, poi aggiungete, fuori dal fuoco la purea di fagioli.
3 Modellate con le mani delle frittelle o delle polpette piatte. Passatele nell'uovo e nella farina e friggetele da ambo i lati fino a doratura. A piacere spruzzate di prezzemolo tritato

Fonte: cucina-naturale.it

Zuppa di azuki e verdure

Ingredienti:
- 1 cucchiaio di olio di oliva extra vergine- 1 cipolla rossa- 1 spicchio di aglio- 3 gambi di sedano- 3 carote- 1 foglia di alloro- 1 cucchiaino di lievito in polvere- 750 ml di brodo vegetale- 2 scatola di fagioli azuki- pepe nero

PREPARAZIONE:
1 Fate scaldare l’olio in una casseruola capiente, aggiungetevi la cipolla e fatela rosolare sulla fiamma bassa per 2-3 minuti, fino a che non si appassisce. Incorporate a questo punto l’aglio, il sedano, le carote e la foglia di alloro e fate cuocere per altri 10 minuti fino a che le verdure non cominciano ad ammorbidirsi.
2 Mescolando aggiungete l’estratto di lievito, i fagioli e il brodo, e portate a ebollizione. Abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per 20 minuti, aggiungendo del brodo se necessario.
3 Togliete la foglia di alloro e insaporite con del pepe nero (probabilmente non ci sarà bisogno di aggiungere del sale, perché l’estratto di lievito è, in genere, salato). Mettete nelle ciotole e servite. È ottima con dei pezzetti di pane ai sette cereali o di altro pane integrale.

Fonte: cucina-naturale.it

Paella con azuki e tofu

Ingredienti per 4 persone:
- 200 g di riso- 150 g di fagioli azuki- 120 g di tofu- 150 g di sedano rapa- 150 g di funghi champignon- 2 carote- 2 gherigli di noce- 2 spicchi di aglio- 1 cipolla ramata piccola- 2 peperoncini piccanti- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato- 1 cucchiaio di curcuma- 1 l di brodo vegetale- 5 cucchiai di olio di oliva extra vergine- sale- peperoncino in polvere


Preparazione:1 Riducete in dadini il sedano rapa e la carota; affettate finemente gli champignon; tritate aglio e cipolla. Mettete a rosolare in padella con poco olio carota, sedano, aglio, cipolla, i peperoncini, e dopo un minuto, anche i funghi. Lasciate insaporire per 5 minuti2 Unite il riso e fatelo tostare, mescolado sempre. Quindi eliminate i peperoncini, versate mezzo litro di brodo vegetale in cui avrete sciolto la curcuma e proseguite per 10 minuti a fiamma medio-alta, senza mescolare3 Fate dorare, nel frattempo, il tofu tagliato a cubetti con poco olio. Spolveratelo con poco peperoncino in polvere.4 Aggiungete al riso i fagioli azuki, mescolate e continuate la cottura per altri 5 minuti, a fiamma media, versando un po' di brodo quando necessario. Alla fine unite le noci e il tofu, levate dal fuoco, mettete il coperchio e lasciate riposare per 5 minuti. Prima di portare la paella a tavola cospargetela col prezzemolo.

Fonte: cucina-naturale.it

mercoledì 29 febbraio 2012

Avena

Un cereale energetico e ricco di fibre che favoriscono un duraturo senso di sazietà, l'avena è un cereale energetico e tonificante con proprietà terapeutiche. È utilizzabile in tutte le sue parti: la crusca ottenuta dall'avena ha azione diuretica; la farina è un alimento prezioso nelle convalescenza, usato nelle lombaggini e nei dolori reumatici. Dal punto di vista organolettico la caratterizza un sapore dolciastro, che la rende adatta per i primi piatti, ma anche per ottimi dolci. L'avena è uno dei cereali conteneti più proteine (fino al 17%), meno carboidrati, più grassi in assoluto, l'11% di fibre e presenta, quindi, il più BASSO INDICE GLICEMICO, che la rende particolarmente adatta ai diabetici. È ricca di potassio e di vitamine del gruppo B. La FDA (Food & Drug Administration) ha approvato nel 1997 una raccomandazione sanitaria relativa all'avena e ai prodotti derivati in merito all'effetto di riduzione del colesterolo determinato dal beta-glucano contenuto nell'avena.

Ricette:
> anelli di avena con broccoletti;
> avena con i carciofi;
> cavolfiore con acciughe fiocchi di avena e semi di girasole;
> primo di avena e azuki con spinaci e mandorle tostate.



Primo di avena e azuki con spinaci e mandorle tostate

Ingredienti x 4 persone: 250 g di avena, 120 g di fagioli azuki, 400 g di spinaci, 1 cucchiaino di zenzero fresco grattugiato, ½ cucchiaino di rosmarino tritato, 50 g di mandorle, olio, sale.

Preparazione: Scolate e sciacquate l'avena, mettetela in una pentola, copritela con un litro e 200 ml d’acqua e portate a bollore. Dopo 15 minuti di cottura a calore medio-basso aggiungete gli azuki, anch’essi scolati e sciacquati, coprite e cuocete per altri 40 minuti. Mescolate con molta attenzione verso fine cottura. Mondate gli spinaci dalla radice, lavateli e metteteli in una casseruola con la sola acqua di lavaggio. Cuoceteli per 5 minuti, scolateli, strizzateli bene e tritateli grossolanamente. Controllate la consistenza di avena e azuki: il piatto deve somigliare a un risotto morbido; se serve, aggiungete poca acqua. Unite gli spinaci, lo zenzero, un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale, mescolate e lasciate riposare nella casseruola coperta. Scaldate in un padellino 3-4 cucchiai d’olio a calore basso, aggiungete le mandorle ridotte in filettini e lasciatele tostare per 5 minuti scarsi; alla fine aggiungete il rosmarino.Servite il primo di avena e azuki, irrorandolo con l’intingolo di mandorle e rosmarino. La ricetta è squisita anche con altre coppie di legumi e cereali, variando tempi di cottura e ammollo. Qualche esempio: farro e fagioli, orzo e fave, soia e riso.

Fonte: cucina-naturale.it

Cavolfiore con acciughe, fiocchi di avena e semi di girasole


Ingredienti x 4 persone:1 cavolfiore, 50 g di acciughe o alici sottolio, 4 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 3 cucchiai di fiocchi d'avena, 2 cucchiai di semi di girasole, 1 cucchiaio di capperi, 5 rametti di prezzemolo, 1 spicchio di aglio, salsa di soia, sale, pepe, 300 g di riso.

Preparazione: Cuocete il riso in acqua bollente leggermente salata senza che vi sia bisogno di scolarlo. A fine cottura conditelo con un filo di olio extravergine. Nel frattempo suddividete il cavolfiore a cimette, lavatelo, quindi cuocetelo nella pentola a pressione con mezzo bicchiere d'acqua. Calcolate 2-3 minuti di cottura dal fischio. A fine cottura fate fuoriuscire il vapore, aprite la pentola e scolate il cavolfiore. Sbucciate l'aglio e dimezzatelo; sgocciolate le acciughe e spezzettatele; sciacquate i capperi. Mettete tutti questi ingredienti in una padella insieme all'olio e fateli soffriggere a fuoco medio, rimestando continuamente. Unite il cavolfiore, poco sale e pepe. Mescolate bene e cuocete per 4-5 minuti senza coperchio. Intanto fate tostare i semi di girasole e i fiocchi d'avena in una padella senza condimenti. Mescolate i fiocchi e i semi insieme al cavolfiore e spruzzate con la salsa di soia. Cospargete con il prezzemolo, lavato e tritato. Servitelo con il riso pressato in una scodella e messo a cupola nel piatto.

Fonte: cucina-naturale.it

Avena con i carciofi

Ingredienti x 4 persone: 240 g di avena, 6 carciofi, 1 spicchio di aglio, 1 cipolla, 1carota, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 cucchiaio di tahin, 3 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 2 limoni, salsa di soia, 1 foglia di alloro, sale

Preparazione: Per prima cosa lavate bene l'avena e mettetela a bagno, per una notte, in 800 ml scarsi d'acqua. Ponetela quindi in una casseruola, con il suo liquido d'ammollo. Unite l'alloro, una presa di sale, coprite e fate cuocere a calore basso, per 50-60 minuti, finché i chicchi diventano morbidi. Intanto mondate i carciofi, eliminando con cura le foglie più coriacee e le spine. Divideteli a metà, togliete la peluria interna quindi riduceteli a spicchi. Metteteli a bagno in acqua acidulata con succo di limone. Aggiungete i gambi dopo aver tolto con cura la parte esterna fibrosa più amara.

Tritate finemente i gambi di carciofo con carota, aglio e cipolla. Fateli rosolare, per 10 minuti, a calore basso, con poco olio, in una padella antiaderente. Unite i carciofi, 4 cucchiai d'acqua, il succo di mezzo limone, una presa di sale, coprite e lasciate cuocere, a calore medio basso, per circa 15-20 minuti, finché sono teneri. Appena prima di spegnere unite il prezzemolo tritato fine.

Scolate se necessario l'avena e unitela ai carciofi. Fate saltare il tutto, a fiamma viva, per 3-4 minuti. Insaporire con una salsetta preparata con il tahin e la salsa di soia. Lasciate riposare qualche minuto prima di servire, e decorare con fettine di limone e foglioline di prezzemolo.

Fonte: Cucina-naturale.it

Anelli di avena con broccoletti


Ingredienti x 4 persone: 800 g di broccoletti, 250 g di avena, 20 olive nere, ½ cucchiaio di scorza di limone grattugiata, 2 foglie di alloro, olio, sale, noce moscata.

Preparazione: Risciacquate con cura l'avena e sistematela in una pentola sulla quale si possa posare un cestello per la cottura a vapore, coprite il cereale con un litro d'acqua e portate a bollore. A questo punto unite le foglie di alloro, riducete la fiamma e cuocete per 60 minuti, lasciando assorbire tutto il liquido. Dividete i broccoletti in cimette; sistemateli nel cestello e poggiate questo sulla pentola dell’avena, coprite e cuoceteli per 10 minuti. Passato questo tempo toglietene la metà e proseguite la cottura in modo da rendere molto morbidi i restanti. Tritate fini le olive, scaldatele brevemente a bagnomaria insieme a un cucchiaio d'olio e a 6 cucchiai dell'acqua di cottura dell'avena, conditevi le cimette croccanti e conservatele al caldo. A parte frullate i broccoletti più cotti con un pizzico di sale, un cucchiaio d'olio e una macinata di noce moscata. Salate l’avena cotta, eliminate l’alloro e mescolatela con la crema di broccoletti e con la scorza grattugiata. Pressatela in 4 stampini ad anello oliati e poi sformateli in 4 piatti piani; disponete nel centro in maniera decorativa i broccoletti alle olive e servite subito.

Fonte: Cucina-naturale.it
Foto: Laura Pozzo

sabato 11 febbraio 2012

Buon Eco S.Valentino a Tutti!!!

Anche nel giorno dell'amore universale non dimenticatevi di essere ecologici e quindi di regalare qualcosa di naturale e di salutare per la vostra dolce metà.
Vi aspettiamo con moltissime eco-love-idee-regalo...
...alto gradimento assicurato!

mercoledì 8 febbraio 2012

BROCCOLETTI ARROSTO CON FONDUTA DI TALEGGIO


INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 900 g di broccoletti, 3 fette di pane raffermo, 150 g di taleggio, 60 ml di latte, 1 tuorlo, 1 spicchio di aglio, 1 cucchiaio di erbe aromatiche miste, ½ cucchiaio di aceto balsamico, 4 cucchiai di olio di oliva extra vergine, pepe, sale, noce moscata
PREPARAZIONE
1 Scaldate il forno a 230 °C.
2 Riducete in cimette i broccoletti e sistemateli in una ciotola grande. Poi dividete le fette di pane in grossi cubetti e aggiungetele ai broccoletti. Condite il tutto con l’aglio finemente tritato, l’olio, una spolverata di sale e di pepe.
3 Trasferite il misto di broccoletti in una teglia già scaldata (per ottenere un risultato ancora più croccante) e infornate per 15 minuti, mescolando una-due volte per ottenere una doratura uniforme.
4 Portate a bollore il latte in un pentolino, levatelo subito dal fuoco e poi incorporate il tuorlo già battuto, battendo energicamente con una frusta. Mettete di nuovo sul fuoco e mescolate, a fiamma bassa, finché non inizierà a ispessirsi.
5 Levate dal fuoco e aggiungete il taleggio ridotto in cubetti piccoli, una grattugiata di noce moscata e continuate a mescolare finché il formaggio non sarà completamente sciolto (se necessario, riscaldatelo sul fuoco, sempre mescolando). Trasferite la fonduta nell’apposito recipiente con la fiamma al minimo, per mantenere la temperatura.
6 Dividete broccoletti e crostini nei piatti e conditeli con un filo di aceto balsamico e una generosa spolverata di erbe aromatiche a scelta. Ogni commensale potrà intingere gli ortaggi e i crostini nella fonduta oppure versarne un mestolino direttamente sui broccoletti.
Ricetta di Barbara Toselli
(tratta da Cucina-naturale.it)

MILLEFOGLIE DI FARINATA DI CECI CON VERZA E PORRI


INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 700 g di cavolo verza, 200 g di farina di ceci, 4 porri, 1 cucchiaio di curcuma, 1 tazza di brodo vegetale, olio di oliva extra vergine, sale
PREPARAZIONE
1 Stemperate la farina di ceci in 700 ml d’acqua con poco sale, aiutandovi con una frusta per evitare grumi. Mettete il composto a riposare al fresco per circa un’ora.
2 Eliminate le foglie più dure della verza e tagliate le restanti a listarelle di mezzo centimetro di larghezza. Mondate i porri e riduceteli in striscioline tagliandoli per lungo. Mettete a rosolare entrambi in una padella con 4-5 cucchiai d’olio, dopo 3-4 minuti aggiungete la tazza di brodo caldo (o di acqua) in cui avrete sciolto la curcuma, mettete il coperchio e cuocete a fuoco basso per 10-12 minuti, salando alla fine. Lasciate le verdure umide ma non brodose.
3 Versate 3 cucchiai d’olio in una teglia da 60 cm di diametro (o in 2 teglie più piccole). Schiumate se necessario la pastella riposata, quindi versatela nella teglia e mescolatela all’olio. A questo punto, infornatela a 220 °C per 15 minuti, finché non avrà un bel colore tendente al nocciola.
4 Tagliate la farinata a fette triangolari e alternate queste nei piatti con strati di ortaggi stufati, ricavando subito la “millefoglie”. Condite con un filo d’olio e portatela subito a tavola.
Ricetta di Giuseppe Capano
(tratta da Cucina-naturale.it)

AVENA CON I CARCIOFI


INGREDIENTI PER 4 PERSONE: 240 g di avena, 6 carciofi, 1 spicchio di aglio, 1 cipolla, 1 carota, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 cucchiaio di tahin, 3 cucchiai di olio di oliva extra vergine, 2 limoni, salsa di soia, 1 foglia di alloro, sale
PREPARAZIONE
1 Per prima cosa lavate bene l'avena e mettetela a bagno, per una notte, in 800 ml scarsi d'acqua. Ponetela quindi in una casseruola, con il suo liquido d'ammollo. Unite l'alloro, una presa di sale, coprite e fate cuocere a calore basso, per 50-60 minuti, finché i chicchi diventano morbidi
2 Intanto mondate i carciofi, eliminando con cura le foglie più coriacee e le spine. Divideteli a metà, togliete la peluria interna quindi riduceteli a spicchi
3 Metteteli a bagno in acqua acidulata con succo di limone. Aggiungete i gambi dopo aver tolto con cura la parte esterna fibrosa più amara
4 Tritate finemente i gambi di carciofo con carota, aglio e cipolla. Fateli rosolare, per 10 minuti, a calore basso, con poco olio, in una padella antiaderente. Unite i carciofi, 4 cucchiai d'acqua, il succo di mezzo limone, una presa di sale, coprite e lasciate cuocere, a calore medio basso, per circa 15-20 minuti, finché sono teneri. Appena prima di spegnere unite il prezzemolo tritato fine.
5 Scolate se necessario l'avena e unitela ai carciofi. Fate saltare il tutto, a fiamma viva, per 3-4 minuti. Insaporire con una salsetta preparata con il tahin e la salsa di soia.
6 Lasciate riposare qualche minuto prima di servire, e decorare con fettine di limone e foglioline di prezzemolo
Ricetta di Carla Barzanò
(tratta da Cucina-naturale.it)

ZUPPA DI FAGIOLI E CAVOLO CAPPUCCIO


Ingredienti x 4 persone: 400 g di cavolo cappuccio verde, 200 g di fagioli cannellini secchi cotti, 2 carote, 2 patate a pasta bianca, 2 foglie di alloro, ½ cucchiaino di semi di finocchio, 1 cucchiaino di prezzemolo tritato, olio di oliva extra vergine, sale
PREPARAZIONE
1 Tagliate a cubetti le carote e le patate pelate, trasferitele in una pentola insieme all’alloro e copritele con un litro abbondante d’acqua calda. Portate a ebollizione, salate e proseguite per 15 minuti. Quindi unite i fagioli e lasciate insaporite per altri 5 minuti.
2 Mondate il cavolo, arrotolate le foglie e affettatele il più finemente possibile. In una ciotola, conditele con i semi di finocchio, pestati o macinati e 2-3 cucchiai d’olio. Coprite e lasciate marinare.
3 Eliminate l’alloro dagli ortaggi, riportateli a bollore e unite il cavolo con tutto il condimento. Con la fiamma al minimo lasciate sul fornello la zuppa per 5 minuti, regolate la densità aggiungendo altra acqua bollente e poi controllate il sale. Servite nei piatti, spolverando la zuppa col prezzemolo
(tratta da Cucina-naturale.it)

lunedì 2 gennaio 2012

Eco Spazzolino...

Spazzolino da denti con testina intercambiabile. Economico ed ecologico!
Questo prodotto è stato realizzato per ridurre il consumo e lo spreco della plastica.

L'azienda nata in Germania nel 1949 produce spazzolini da denti con il marchio Monte Bianco. Questi prodotti di concezione avanzata con tecnologia di produzione brevettata, sono conosciuti per l'alta qualità e l'attenzione per l'ambiente!

domenica 1 gennaio 2012

Sodalite

Classe minerale: tettosilicati. Formula chimica: Na8 [Cl2/AlSiO4)6] + Be, K, Mg La sodalite è un silicato di cloro, alluminio e sodio che si forma principalmente nelle rocce pegmatitiche poco silicee. È opaca e di colore blu grigio intenso con screziature bianche di feldspati.

elemento
Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità(amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

Chakra: Quinto chakra Vishudda (“Gola”) e Sesto chakra Ajna (“Fronte o Terzo Occhio”)

mitologia
Il nome sodalite significa “pietra di sodio” ed è stata scoperta recentemente, perciò non si dispongono di informazioni circa il suo uso tradizionale. La sua classificazione distinta da quella del lapislazzuli è recente, per questa ragione le virtù delle due pietre venivano confuse: la sodalite come il lapislazzulo simboleggia la notte stellata e la profondità del mare ed evoca una dimensione divina e magica. Secondo una leggenda narrata nella zona di San Salvador de Bahia in Brasile, una giovane donna si innamorò di un uomo dal cuore di pietra che la respinse. Addolorata per il rifiuto la donna si suicidò. Quando lui lo seppe fuggì piangendo, capendo di aver perso un vero amore e dall’unione tra le sue lacrime e il blu del cielo nacque la sodalite.

effetto sul corpo
La sodalite è indicata nei disturbi della gola come la laringite.
Ha un’azione calmante e può essere utile in caso di insonnia e di asma. Lenisce il dolore e le infiammazioni, abbassa la pressione alta, migliora la funzionalità del sistema linfatico ed evita la ritenzione dei liquidi.

effetto sulla psiche
La sodalite è una pietra di guarigione. Promuove l’idealismo e stimola il desiderio di verità e di conoscenza. Consente di vivere la propria vita secondo i propri desideri e rimanendo fedeli a se stessi. Rafforza il senso della propriaidentità e la capacità di autoaffermazione, aiuta a superare gli schemi mentali e i modelli di comportamento ormai obsoleti che costituiscono un ostacolo allacrescita personale e ad accettare di vivere il presente senza inquietudini. La sodalite elimina i sensi di colpa e permette di godersi fino in fondo leemozioni in piena libertà e con saggezza. Bilancia le polarità maschili e femminili, lo Yin e lo Yang. Le sue vibrazioni alleggeriscono dall’”acqua stagnante” sul piano fisico e consentono così di riequilibrare chi è ipersensibile e reagisce in modo impulsivo dopo aver “trattenuto” e covato a lungo dentro di sé. La sodalite organizza e approfondisce il pensiero, chiarisce ed equilibra la propria voce interiore, che attinge al flusso caotico e incomprensibile del nostro inconscio. Accompagna il soggetto ad acquisire una profonda visione della realtà e ad aprire la mente. Contribuisce alla creazione di idee attraverso la parola e permette al soggetto di esprimersi con sicurezza.

impiego:
La sodalite può essere scaricata dopo l’uso sotto l’acqua corrente. Per ottenere effetti visibili sul piano fisico e spirituale si consiglia di portare la pietra con sé a stretto contatto con la pelle per lunghi periodi e/o di appoggiarla sulla zona interessata, soprattutto sulla gola per sviluppare una comunicazione più efficace o nella mano sinistra per calmare la mente e rilassare il corpo. Se posizionata nell’ambiente favorisce il rilassamento ed è un ottima compagna per la meditazione.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Ematite
> Quarzo rosa

Quarzo rosa

Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi.
Formula chimica: SiO2 + Na, Al, Fe, Ti + (Ca, Mg, Mn)
Il quarzo rosa è un quarzo contenente biossido di silicio che si forma nelle rocce pegmatitiche. In generale traslucido, di colore rosa pallido, presenta una lucentezza vitrea e un’ottima diffusione della luce. elemento Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità(amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

Chakra: Quarto chakra Anahata (“Cuore”)

mitologia
La tradizione popolare attribuisce al quarzo rosa il potere di attrarre l’amore e secondo la mitologia greca sarebbe un dono del dio Eros agli uomini.
Una leggenda orientale ne spiega così l’origine: un giovane povero e bello amava una giovane di casta superiore alla sua, perciò erano costretti a incontrarsi di nascosto. Il giovane portava sempre in dono alla sua amata una rosa variegata di bianco come il colore della sua carnagione. Un giorno il padre della giovane li scoprì e li uccise: la rosa che loro tenevano tra le mani si trasformò in un meraviglioso fiore di pietra, il quarzo rosa.

effetto sul corpo
Il quarzo rosa è associato a tutto ciò che è legato al cuore, a livello fisico ed emozionale: allevia i disturbi cardiaci, regola il sistema circolatorio, abbassa la pressione alta.
Il quarzo rosa combatte lo stress, la depressione, l’insonnia e la stanchezza fisica e mentale. Aiuta a superare i problemi sessuali e migliora la fertilità.

effetto sulla psiche
Il quarzo rosa è il simbolo della femminilità. Dona pace interiore, equilibrio, tranquillità e gioia. È adatto a chi ha subito una separazione affettiva o comunque senta il bisogno di ricevere conforto e calore. Insegna ad amare tutte le forme di vita e cicatrizza le ferite dell’anima attraverso il perdono, per questo è conosciuta anche come la pietra del sollievo.
Il quarzo rosa apre all’amore per se stessi e per gli altri, fa sentire degni di riceverne, sviluppa la compassione e la sensibilità, insegna la generosità e latolleranza. Permette di trovare la calma e la decisione con un atteggiamento disponibile e positivo nei confronti della vita.
Il quarzo rosa libera dall’ansia, dal nervosismo e dalle preoccupazioni: scioglie le tensioni emotive, annulla l’ego e armonizza la vita con quella dell’Universo. Aiuta ad avere fiducia in se stessi e a sviluppare, maturare e rispettare i sentimenti.
Sviluppa il senso dell’estetica ed è una pietra particolarmente adatta per gli artisti.

impiego:
Il quarzo rosa può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente.
Per ottenere effetti visibili sul piano fisico e spirituale si consiglia di portare la pietra con sé a stretto contatto con la pelle all’altezza del cuore. È particolarmente adatta per la meditazione e anche per i bambini, per migliorare la loro autostima fin da piccoli e sviluppare la solidarietà con i coetanei.
La presenza di uno o più cristalli di quarzo rosa in camera da letto favorisce un sonno tranquillo. Attenzione a non lasciarlo alla luce diretta del sole in quanto potrebbe sbiadirsi e perdere la sua lucentezza.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Ematite
> Sodalite

Ematite

Classe minerale: ossidi.
Formula chimica: Fe2O3 + Mg, Ti + (Al, Cr, Mn, Si, H2O)
L’ematite è un ossido del ferro molto comune la cui formazione è principalmente legata a processi di tipo sedimentario, ma si forma anche in ambiente metamorfico ed in minor quantità nelle vene idrotermali, nelle rocce magmatiche e nelle zone d'ossidazione dei giacimenti di limonite.
Di colore grigio cenere o nero dalla lucentezza metallica, durante la lavorazione produce residui di polvere di tonalità rosso sangue. elemento
Fuoco: l’elemento fuoco riguarda la sfera dell’energia e della forza maschile(coraggio, volontà, purificazione, conquista).

Chakra: Primo chakra Muladhara (“Radice”)

mitologia
Il nome ematite significa “pietra del sangue”: infatti in greco Haima significa “sangue”. Era già impiegata a fini terapeutici dell’antico Egitto e presso i Babilonesi per stimolare la produzione del sangue e accelerarne la coagulazione, e così anche nel Medioevo.
I cristalli assumono a volte l’aspetto di un fiore metallico, tanto da avere il nome popolare di “rosa di ferro”. La leggenda narra che l'ematite si chiama così perché si collocava sui feriti di guerra per togliere loro il dolore ed era perciò costantemente macchiata di sangue.

effetto sul corpo
L’ematite migliora l’assimilazione del ferro da parte dell’intestino tenue e stimola la produzione di globuli rossi. Utile in caso di anemia. Determina una migliore ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo e un miglioramento generale delle condizioni di salute dell’individuo.
Allevia qualsiasi tipo di dolore: mal di testa, dolori muscolari, renali o intestinali.
È indicata per disintossicare l'organismo e assorbire le impurità dei reni, del fegato e della milza.
È consigliata come coadiuvante per i dolori mestruali e durante la gravidanza o l’allattamento.

effetto sulla psiche
L’ematite rafforza la voglia di vivere dell’individuo e lo induce a migliorare le sue condizioni di vita. Stimola la volontà e la consapevolezza delle proprie aspirazioni. Conferisce dinamismo e vitalità.
Spinge a prendersi cura dei propri bisogni fondamentali e a lottare per il proprio benessere fisico.
Ha un’azione predominante nel nostro corpo fisico: è una pietra di disciplina econcentrazione che organizza le nostre energie come un guerriero che si prepara a combattere. La nostra forza interiore risulta magnetizzata ed energizzata dalla sua influenza.
Dà una sensazione di forza e calma l’ansia e gli attacchi di panico. Elimina le dispersioni mentali e vince l’eccessiva tendenza a sognare.

impiego:
L’ematite può essere scaricata sotto l’acqua corrente.
Si consiglia di portare l’ematite a stretto contatto con la pelle ma per periodi non troppo lunghi, altrimenti potrebbe avere effetti sul piano spirituale come irritabilità ed egoismo, oltre a scaricare a livello energetico a causa del maggior livello di concentrazione mentale.
Per quanto riguarda la terapia a livello fisico, per i migliori risultati si può applicare una sfera di ematite sul corpo sulle zone doloranti, ma il suo uso è sconsigliato in caso di infiammazioni. Se posizionata in prossimità dei talloni durante il rilassamento scioglie i crampi alle gambe e combatte la stanchezza.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Quarzo rosa
> Sodalite

Diaspro rosso

Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi.
Formula chimica: SiO2 + Fe, O,OH, Si
pietra opaca e compatta molto comune, appartenente alla famiglia dei quarzi, che presenta diversi colori (dal rosso al verde, al giallo e marrone) a seconda delle inclusioni di diverse sostanze estranee.
È di origine secondaria e deriva dalla deposizione di silice direttamente da acque in rocce argillose o sabbiose. Durante la progressiva trasformazione in quarzo, le fini particelle di argilla e sabbia rimangono intrappolare nel diaspro in formazione, causandone l’opacità e i disegni superficiali che lo caratterizzano.
Può anche avere una origine organica in seguito all’accumulo di radiolari o spugne. I giacimenti più antichi, secondo Plinio il Vecchio, si trovavano in Etiopia, a Cipro e in India; oggi i più importanti sono in Brasile, in Australia e in India. In Italia il diaspro si trova in Tirolo, in Toscana e in Liguria.
Le varietà più diffuse sono il giallo e marrone-sabbia, il verde e il rosso: il primo è prodotto dalla presenza di ossido di ferro in forma bivalente (Fe2+), quello rosso invece in forma trivalente (Fe3+), mentre quello verde da inclusioni di composti di silicato di ferro.

elemento
A seconda del colore, il diaspro può essere associato a vari elementi (Fuoco: rosso;Terra: verde, giallo e marrone) e alle loro rispettive caratteristiche legate all’energia e alla forza, alla prosperità, alla fertilità e al benessere.

Chakra: Secondo chakra Svadhishthana (“Addome”)

mitologia
Il nome diaspro è di origine persiana e nell’antichità indicava quello che oggi chiamiamo quarzo.
I primi ad usare il diaspro, nelle sue diverse varietà, sono stati gli Ittiti e, successivamente, gli Egiziani, i Fenici, gli Etruschi e i Cinesi l’annoveravano fra le pietreYu, cioè “pietre sacre”.
Nel Medioevo Hildegard von Bingen dà la seguente descrizione della formazione del diaspro nel suo trattato Physica: "Il diaspro cresce quando il sole, dopo l’ora nona, volge ormai al tramonto. Viene riscaldato dall’ardore solare, tuttavia è più d’aria che di acqua o di fuoco". Secondo la religiosa benedettina, è un rimedio per il dolore al cuore e per i sogni turbati: per il dolore al cuore si deve mettere la pietra fredda sul petto fino a quando il calore del corpo non l’abbia riscaldata (la procedura va ripetuta sino a quando non si sta meglio); per i sogni turbati, invece, bisogna tenere la pietra accanto a sé mentre si dorme, i suoi influssi donano serenità al sonno.
Anticamente al diaspro veniva attribuita la virtù di neutralizzare qualsiasi tipo d’incantesimo.
Gli Indiani d’America lo usavano nei riti per far cadere la pioggia, da qui il nome di“portatore di pioggia”.
Gli antichi egizi consideravano il diaspro sanguigno l’emblema del sangue della dea Iside ed vari tipi erano usati come amuleto in forma di scarabeo.
Nel Medioevo era considerata la pietra dei guerrieri: a questo proposito, nella saga dei Nibelunghi si narra che nell’impugnatura della spada di Sigfrido vi fosse incastonato un diaspro.

effetto sul corpo
Diaspro rosso: protegge dalle malattie e rafforza il corpo. Stimola la circolazione dell'energia nell'organismo.
Regola il flusso mestruale e protegge gli organi genitali.
Elimina la stanchezza e combatte l’apatia.

effetto sulla psiche
Diaspro rosso: denominato la pietra guerriera, promuove l’azione, il coraggio, la combattività, la risolutezza e la volontà aiutando il soggetto a perseguire fino in fondo i propri scopi e a superare qualsiasi ostacolo. Stimola lo spirito d’iniziativa.
Rafforza l'onestà, stimola un atteggiamento sicuro e fiducioso, elimina i sensi di colpa e apre all’amore. Serve a recuperare e mantenere l’equilibrio sessuale.

impiego:
Il diaspro può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente.
Per ottenere effetti duraturi sul piano spirituale si consiglia di portarlo sempre con sé a stretto contatto con la pelle o di applicarlo sulla zona da trattare per la terapia a livello fisico.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Ematite
> Quarzo rosa
> Sodalite

Cristallo di rocca

Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi.
Formula chimica: SiO2
il cristallo di rocca, o quarzo ialino, è incolore e trasparente e rappresenta la varietà di quarzo più diffusa sulla terra. È il tipo di quarzo più diffuso sulla terra e si forma nei filoni o, mediante processo idrotermale, nelle druse e nelle crepe, a partire da una soluzione pura diacido silicico. Si presenta in forme sia microcristalline sia macrocristalline, raggiungendo anche dimensioni ragguardevoli.


elemento

Fuoco: l’elemento fuoco riguarda la sfera dell’energia e della forza maschile(coraggio, volontà, purificazione, conquista);

Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delleemozioni e della femminilità (amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione).

Chakra: Settimo chakra Sahasrara (“Corona”)

mitologia
Il nome deriva dal greco chrystallos che significa “ghiaccio chiaro”. Infatti, gli antichi greci credevano che il cristallo di rocca fosse ghiaccio solidificato e per la sua connessione con l’acqua è stato utilizzato per far piovere magicamente in molte parti del Pacifico. Presso tutte le culture è sempre stato considerato un minerale dai poteri magici e terapeutici, a cui si ricorreva per scacciare demoni e malattie e per infondere forza ed energia. Sin dal Medioevo, si pensava che le sfere di questo materiale avessero proprietà ipnotiche e divinatorie ed erano usate per predire il futuro.

effetto sul corpo

Rivitalizza le zone insensibili, fredde e rigide. Riequilibra le funzioni del cervello, rafforza i nervi e stimola le ghiandole e la circolazione del sangue.
Infonde energia e attenua la febbre, il mal di testa e la nausea. Lenisce i dolori, soprattutto ai denti.
Aiuta a eliminare lo stress e le tensioni, favorisce l’eliminazione delle tossine.


effetto sulla psiche

Il cristallo di rocca rende sinceri e imparziali. Rafforza la capacità di comprendere gli altri e, allo stesso tempo, di affermare la propria natura più profonda.
Amplifica e illumina il pensiero. Stimola l’individuo a conoscere se stesso. Ogni cristallo di rocca è un generatore dell’energia più pura che ci sarà elargita se, semplicemente, ci porremo in sintonia con esso: è la pietra che guida verso lachiarezza ed è un potente conduttore di energia che illumina chi lo possiede.
Porta armonia, gioia e serenità. Ha una forza universale e aiuta la meditazione.


Impiego
Il cristallo di rocca può essere scaricato dopo l’uso sotto l’acqua corrente.Per ottenere effetti duraturi sia sul piano fisico che spirituale si consiglia di posizionarlo sulla parte dolente oppure di portarlo sempre con sé a stretto contatto con la pelle. In questo modo, il cristallo donerà equilibrio alle nostre energie, rimuoverà i blocchi, ci proteggerà e scaricherà su di sé le tensioni negative che sono in noi e quelle di chi ci circonda, mentre una grossa punta o una drusa proteggerà noi e la nostra casa purificando l’ambiente.
Le punte di quarzo puro sono usate in cristalloterapia per riequilibrare i chakra, passandole su ciascuno a partire dal primo con movimento orario. Anche i cristalli biterminati vengono usati per sciogliere e fluidificare il passaggio d’energia. Può essere utilizzato per rafforzare l’azione delle altre pietre.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Avventurina
> Diaspro rosso
> Ematite
> Quarzo rosa
> Sodalite

Avventurina

Classe minerale: ossidi, gruppo dei quarzi.
Formula chimica: SiO2+ (Kal2,[OH,F)2/AlSi3O10] + (Cr)
quarzo grezzo traslucido, il cui aspetto verde brillante deriva da inclusioni di miche (fuchsite) che riflettono la luce e causano il fenomeno dell’avventurescenza. Si forma nelle rocce magmatiche, nei sedimenti e dei scisti cristallini.

Elemento
Acqua: l’elemento acqua riguarda la sfera delle emozioni e della femminilità(amore, guarigione, compassione, riconciliazione, intuizione);
Aria: l’elemento aria riguarda la sfera della comunicazione e dell’intelletto(capacità di espressione, creatività, saggezza, viaggi).

Chakra: Quarto chakra Anahata (“Cuore”)

Mitologia
Il nome deriva dall’italiano “a ventura”, che si riferisce alle scagliette micacee apparentemente distribuite “a caso” sulla sua superficie.
È un amuleto portafortuna, in particolare nei riti propiziatori di denaro e di ricchezza.
Gli occhi delle antiche statue tibetane sono di avventurina. Forse si pensava che la luminosità della pietra conferisse poteri superiori: con gli occhi sfavillanti di sicuro avrebbero vegliato sulle fortune e sulla salute degli uomini.

effetto sul corpo
Antinfiammatoria e antidolorifica, favorisce l’eliminazione delle impurità della pelle, calma l'acne e aiuta nelle dermatiti (eczemi) e nelle allergie.
È raccomandata per le malattie degli occhi, aumenta le facoltà visive, elimina le infiammazioni oculari.
Rigenera il cuore e rafforza i tessuti connettivi. Stimola il metabolismo dei grassi e abbassa il livello di colesterolo nel sangue.

effetto sulla psiche
L’avventurina porta tranquillità, dona gioia di vivere, ottimismo e pazienza. Facilita la guarigione emotiva e l’espressione dell’amore. Aiuta a liberarsi da ansie e paure, a identificare vecchi traumi emotivi o modelli comportamentali e a sostituirli, aprendo la strada verso nuove esperienze.
Combatte l'insonnia. L'avventurina stimola la creatività e l’entusiasmo. Conferisce disponibilità all’ascolto e tolleranza verso il prossimo. Promuove l’incontro con la dimensione interiore e incoraggia l’individuo a fare scelte in sintonia con la propria natura e a risuonare con i ritmi naturali dell’universo. Lo aiuta a “sognare” e a trasformare i suoi sogni in realtà.
Spinge alla crescita interiore: la crescita è un processo di esperienza, integrazione e liberazione. Possiamo creare esperienze nella nostra vita in modo da imparare lezioni specifiche. Quando abbiamo avuto l'esperienza ne integriamo la lezione che contiene e, una volta che abbiamo integrato questi insegnamenti e li abbiamo incorporati nella nostra coscienza, possiamo liberarli, conservando la conoscenza e le informazioni e permettendo alle emozioni dell'esperienza di disperdersi.

impiego
L'avventurina può essere scaricata dopo l’uso sotto l’acqua corrente.
Per ottenere effetti duraturi sul piano spirituale si consiglia di portare l’avventurina come pietra ornamentale a stretto contatto con la pelle anche per lunghi periodi. Per quanto riguarda la terapia a livello fisico, si può appoggiare direttamente sulla pelle in caso di disturbi acuti, oppure lasciare per una notte in un bicchiere d’acqua e poi usarlo per tamponare le infezioni.

Le altre pietre:
> Aragonite
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Ematite
> Quarzo rosa
> Sodalite

Aragonite


L’aragonite deve il suo nome all’Aragona, regione della Spagna.. Mostra una grande varierà di colori, dal bianco al giallo, al rossastro, al verde, al blu, al marrone, all’incolore. A volte è trasparente, ma nella maggior parte dei casi è opaca. A causa della sua bassa durezza viene utilizzata quasi esclusivamente per scopi ornamentali. Viene talvolta offerta con nomi ingannevoli, come “onice messicano”. I suoi giacimenti sono principalmente in Spagna, Italia, Germania, Arizona, Francia e Nuova Zelanda.

Chakra: 3° (plesso solare)

indicazioni:
per rafforzare la forza di volontà, ossa.

proprietà:
stabilizza l’eccesso di attività mentale, che può produrre nel soggetto stanchezza o perdita di motivazione. E’ molto indicata negli stati di ipersensibilità, agitazione e tremore.
Contribuisce al progressivo instaurarsi di una condizione di benessere interiore. Rende il soggetto flessibile e tollerante, pur aiutandolo a mantenere la concentrazione, quando essa tende ad essere discontinua. Anche a livello fisico, l’aragonite stabilizza i processi troppo rapidi. Inoltre, regola il metabolismo del calcio, stimola l’attività muscolare e mantiene elastici i legamenti. Rafforza il sistema immunitario ed è utile nei problemi digestivi.

impiego:
l’aragonite può essere portata costantemente addosso, come pietra ornamentale, montata su di un bracciale o una collana.

Le altre pietre:
> Avventurina
> Cristallo di rocca
> Diaspro rosso
> Ematite
> Quarzo rosa
> Sodalite