RISPARMI E MANTIENI IL MONDO PIU' PULITO

venerdì 30 aprile 2010

ANCHE I GIOCATTOLI POSSONO ESSERE ECOLOGICI!



Happymais® è un gioco ecologico perché è a base di Mater-Bi™, un nuovo materiale a base di amido di mais, completamente biodegradabile. I colori utilizzati sono colori alimentari e quindi innocui.
Happymais® ha ottenuto le più rigide certificazioni di qualità tra le quali quella “giocattolo sicuro”, “Commercio Etico” e infine il mais utilizzato nella sua produzione è certificato non OGM.
Come usare Happymais®
Happymais® è un nuovo giocattolo, ma anche uno straordinario ed innovativo materiale per la didattica e il bricolage. Basta inumidire leggermente un pezzetto di Happymais® ed attaccarlo “magicamente” ad un altro pezzetto, senza l’utilizzo di colla.
Ci sono moltissimi modi per utilizzare Happymais®:
Utilizza gli Happymais® per costruire bellissimi fiori, animali, trenini, dinosauri e qualsiasi altro oggetto che la tua fantasia ti suggerisce.
I tuoi Happymais® sono molto versatili, prova a tagliarli con una forbice dalle punte arrotondate per fare i dettagli più piccoli delle tue creazioni. Modellali usando le tue mani e prova addirittura a grattugiarlo per effetti sorprendenti quali la neve, la sabbia o fantastiche mescole di colore.
L’amido contenuto negli Happymais® è una vera e propria colla naturale. Una volta inumiditi gli happymais si incollano tra loro, ma anche sulla carta per creare fantastici puzzle o per costruire case e castelli (usa una vecchia scatola di cartone o le sagome fornite in alcune confezioni di Happymais®).
Gli Happymais® si attaccano anche al vetro e potrai così creare magiche decorazioni natalizie. Fai attenzione però ad attaccarli nella parte interna dei vetri facendoti aiutare dai tuoi genitori e scegliendo solo i vetri che rimangono asciutti. Prova infine ad attaccarlo a dei legnetti per creare fantastici fiori o alberi in miniatura!
Bagna un Happymais® e strofinalo su un foglio di carta, rilascerà il suo colore e potrai così sviluppare una nuovissima tecnica di decorazione. Prova a scioglierne qualche pezzetto in pochissima acqua per un “effetto acquarello ” oppure falli aderire alla carta e poi staccali per un effetto “tampone”.
Happymais® è un innovativo strumento didattico che si presta in molti momenti dell’attività educativa della scuola dell’Infanzia e della scuola dell’obbligo. Consulta il sito per avere degli spunti sugli utilizzi di Happymais® nell’attività didattica.
Devi organizzare una festa di Compleanno? Prova a fare una “Happymais Festa”! Metti a disposizione dei bambini una spugnetta umida ciascuno ed un po’ di Happymais®.
Guidati da un adulto i bambini passeranno molto tempo a costruire simpatici e coloratissimi giocattoli in Happymais® che poi si potranno portare a casa!

Domande e risposte in breve

Happymais macchia?
Happymais può macchiare i tessuti, ma essendo colorato con colori alimentari, il più delle volte basta un lavaggio a basse temperature per fare andare via le macchie. Se nel gioco il bambino si macchia le dita basta lavare con attenzione con acqua tiepida e sapone.
Si può riutilizzare dopo averlo usato?
Dipende da quanto lavorate e modificate i pezzetti di Happymais. In alcune tecniche di gioco, i pezzetti vengono ritagliati o attaccati alla carta e in questi casi non si possono più riutilizzare. I pezzetti avanzati li potete mettere in giardino ed essendo completamente biodegradabili non faranno alcun danno.
Devo bagnarlo poco o tanto?
Uno dei segreti per usare bene Happymais è bagnarlo pochissimo. Utilizzate una spugnetta bagnata e ben strizzata e spingete un pochino i pezzetti di happymais contro la superficie alla quale volete farli aderire. Se viene bagnato troppo Happymais si scioglie e non si riesce a giocare.

giovedì 29 aprile 2010

IL LAVAGGIO NASALE


La respirazione, nella pratica yoga, occupa un posto rilevante. In tutte le asana, o posizioni, tranne rare eccezioni, il praticante lascia fluire il respiro attraverso le narici. Questa è una pratica diffusa in quasi tutte le attività agonistiche e amatoriali: si pensi a chi gioca a calcio, o a chi pratica footing, oppure a chi corre in bicicletta.
Nessuno utilizza la bocca per respirare.
D’altra parte, anche a coloro che non praticano alcuna attività sportiva, la scienza medica ha sempre consigliato di respirare con il naso e non con la bocca. Perché?
I motivi sono tanti e descriverli tutti esula dalle finalità di questo articolo; tuttavia se ne indicano alcuni.
La presenza di peli e di muco nelle cavità nasali ostruisce e impedisce ai microrganismi presenti nell’aria di insinuarsi attraverso il condotto nasale nel nostro organismo, i peli svolgono una funzione parzialmente ostruttiva, mentre il muco ne svolge una di natura antibiotica.
Il muco si auto-produce nell’organismo e rappresenta un vero e proprio sbarramento verso le infezioni esterne. Pur auto-producendosi quotidianamente, esso non si rinnova totalmente a causa dei ristagni che il muco vecchio provoca nelle cavità nasali.
E’ per questo che sentiamo il bisogno di un mezzo esterno per rimuoverlo. Un’antica pratica yoga -conosciuta sotto il nome di jala neti - ci aiuta a svolgere questa operazione attraverso l’uso di un particolare strumento, chiamato LOTA, che immettendo acqua tiepida e leggermente salata in una narice, elimina il muco residuo e stagnante e costringe di conseguenza l’organismo stesso a riprodurne di nuovo.
Quando la pratica diventa quotidiana, si possono sperimentare una maggiore apertura nelle narici e una respirazione equilibrata da entrambi i lati.
Con il tempo (nemmeno poi tanto) si osserva una migliore respirazione ed un diminuito senso di oppressione nella parte alta del naso, con sensibili miglioramenti per chi soffre di sinusiti e riniti. Questa pratica rafforza le difese dell’organismo per prevenire attacchi come il raffreddore. Anche in caso di forte raffreddore, è utile l’uso del lota per accelerare le capacità dell’organismo a ripristinare le condizioni di salute.
Personalmente eseguo il lavaggio nasale quotidianamente da circa 16 anni e devo dire che, superata l’iniziale ritrosia, la pratica è abbastanza semplice. Lo strumento, in vendita nei negozi specializzati, è adatto a far entrare acqua tiepida e leggermente salata in una narice e, per il solo effetto della gravità, è l’acqua stessa a scendere dall’altra narice con un flusso continuo e costante. Durante la pratica è necessario essere rilassati, non aspirare con il naso e respirare lentamente solo attraverso la bocca. Alla fine della pulizia espellere l’acqua residua, mista a muco, soffiando, con il naso, aria verso l’esterno, facendo, se necessario, uso delle mani. Anche quando non esce più acqua dal naso, continuare a espirare in maniera leggermente forzata allo scopo di eliminare ogni eccesso di umidità dalle narici. Dopo alcuni lavaggi, vi accorgerete di non aver mai respirato in questo modo.

di Federico Matrone, tratto da www.istitutoyogafirenze.com

mercoledì 28 aprile 2010

SHAMPOO E SAPONI CANCEROGENI PER I BAMBINI

Il modo migliore per avere una pelle sana è seguire una dieta equilibrata, dormire abbastanza e tenere bassi i livelli di stress. Quando acquisti un detergente o un cosmetico, assicurati che sia preparato con ingredienti non testati su animali, di origine naturale e a basso impatto ambientale.
Secondo una recente indagine compiuta dalla Campagna sulla sicurezza dei prodotti cosmetici, alcuni ricercatori statunitensi hanno trovato due sostanze cancerogene in shampoo e saponi per bambini tra i più popolari e venduti negli Usa: l'1,4-diossano, utilizzato come solvente e schiumogeno, e la formaldeide, potente antibatterico.
Secondo il National Cancer Institute, i frequenti casi di tumore del seno nasale, nasofaringe e cervello registrati tra i lavoratori esposti a tale sostanza sono da collegare proprio all'azione nociva della formaldeide; mentre la US Consumer Product Safety Commission ha dichiarato che anche solo poche tracce di 1,4-diossano sono da considerare preoccupanti per la salute dell'uomo, in quanto è stato accertato che tale prodotto provoca il cancro negli animali.
Sulla base di tali indagini, Sacy Malkan della Campagna sulla sicurezza dei prodotti cosmetici ha richiesto il bando di tali sostanze almeno nei prodotti per neonati. Una richiesta prontamente rigettata dall'Associazione dei commercianti dei prodotti cosmetici con la solita giustificazione che "il livello di tali sostanze nei prodotti presi in esame è al di sotto dei limiti consentiti dalla legge".
E in Italia? In Europa il 1,4-diossano è vietato, anche se in alcuni cosmetici lo si può ritrovare come derivato, e l'uso di formaldeide limitato. L'unica garanzia sulla completa assenza di tali prodotti e dei loro derivati è la scelta di cosmetici biologici certificati.

tratto da "aam Terra Nuova"

martedì 27 aprile 2010

SAPONE SOLIDO BUCATO MARSIGLIA


Il sapone è lavorato a freddo con un processo di saponificazione degli acidi grassi contenuti naturalmente nell’olio di cocco e di oliva.
La stagionatura è fatta in contenitori di legno, al termine del ciclo di maturazione il taglio è eseguito a mano.
Indicato per lavaggio a mano, anche capi delicati e consigliato per pre-trattare le macchie.
Protegge le mani
grazie alle proprietà emollienti della glicerina e dell’olio d’oliva.

Non contiene: conservanti, EDTA, profumi, fosfati, coloranti o materie prime d’origine animale. Il prodotto è facilmente, rapidamente e completamente biodegradabile.

PALLINA DOSATRICE


E' molto efficace utilizzare la pallina dosatrice nel cestello: innanzitutto perchè i detersivi si sciolgono direttamente nel bucato senza creare problemi di incrostazione a monte, nella vaschetta.

Poi perchè in fase di lavaggio la pallina esercita un'azione districante e meccanica, separando i capi ed aumentandone lo sbattimento e lo sfregamento; potenzia perciò l'efficacia dei detersivi e ne favorisce lo scioglimento, limitando la presenza di residui nei tessuti.

Le lavatrici che hanno migliori performance, a parità di detersivo, sono quelle che "sbattono" di più i capi. Prove ripetute hanno dimostrato che la pallina dosatrice, migliorando la performance, permette di ridurre fino ad un 20% il dosaggio del detersivo.

Inoltre in fase di risciacquo l'azione districante della pallina favorisce la circolazione dell'acqua e l'eliminazione del detersivo.

Per questi motivi si consiglia di usarne una o meglio due, sia con il detersivo in polvere che con quello liquido. In alternativa si possono usare due palline da tennis, possibilmente bianche.


tratto da "Guida ai detersivi bioallegri" di Maria Teresa De Nardis

FOGLIETTI ACCHIAPPACOLORE

I foglietti acchiappacolore, tanto pubblicizzati, sono realizzati attaccando ad un tessuto sintetico dei tensioattivi quaternari epossilati cationici, cioè con carica positiva (+). Sono tensioattivi NON biodegradabili e NOCIVIper gli organismi acquatici.
Viceversa i colori utilizzati per i tessuti sono carichi negativamente (-).
Quando in fase di lavaggio i tessuti perdono il colore, quest'ultimo viene "attirato", come una calamita, dal foglietto e si fissa su di esso.
La quantità di colore fissato è tale che psicologicamente pensiamo di aver salvato il nostro bucato dal rosa generalizzato.
In realtà il colore che si è liberato nell'acqua di lavaggio non si sarebbe fissato sui capi e non avrebbe causato alcun danno.
Però noi vediamo il foglietto colorato e pensiamo che funzioni.
Gli stessi produttori sconsigliano l'uso del foglietto con i tessuti colorati che più facilmente rilasciano molecole nell'acqua di lavaggi (rosso, blu scuro)
C'è da aggiungere che anche i tensioattivi presenti nei detersivi hanno spesso carica negativa (-) e quindi sono, a loro volta, attirati dal foglietto, riducendo la capacità lavante.

tratto da http://www.officinanaturae.it/

DETERSIVI "ACCHIAPPACOLORE"

Detersivi acchiappacolore
Ogni tanto vengono proposti sul mercato prodotti "miracolosi."
Tra i tanti troviamo i detersivi liquidi che permettono di lavare assieme i capi colorati, senza che i colori si mescolino.
L'ingrediente che permette questo "miracolo" è il PVP (Polivinil pirrolidone).
Questo polimero ha svariati impieghi, dalla produzione di colle per il legno alla produzione della birra!
Una volta aggiunto alla formula di un detersivo liquido e giunto a contatto con i tessuti, ne riveste come una pellicola tutte le fibre, impedendo al colore di diffondersi nell'acqua di lavaggio macchiando altri capi.
A questo punto però il vostro capo, magari di un pregiato filato in cotone biologico tinto con tinte vegetali, è rivestito di un film "plastico" e sulla pelle NON avrete il piacevole contatto con una fibra naturale, ma una sostanza SINTETICA, per di più scarsamente biodegradabile....

(tratto da www.officinanaturae.it)

lunedì 26 aprile 2010

ARNICA BIO OLIO VEGETALE


Macerato Oleoso 100% naturale, composto da Helianthus Annuus Oil (Olio di Girasole Vergine da agricoltura Biologica) e Arnica Montana (Arnica da agricoltura Biologica). Non testato su animali.
Nome botanico: Helianthus Annuus
Appartiene alla famiglia delle Composite, conta 55 specie.
Nome botanico: Arnica Montana
Appartiene al genere delle Asteracee.
Provenienza: Europa.
Storia e Origini: L'Arnica è una pianta erbacea di provenienza montana che cresce anche in Italia ad un'altitudine compresa tra i 500 e i 2800mt.
Allo stato naturale contiene delle sostanze tossiche e non può essere impiegata per uso interno.
E' risaputo anche che alcuni montanari fumavano le foglie di Arnica per calmare il raffreddore o la tosse. Oggi viene impiegata per usi terapeutici sotto differenti forme: tintura madre, creme, gel o granuli omeopatici.
Il nostro macerato oleoso di Arnica viene ottenuto facendo macerare i fiori di questa pianta in olio di Girasole vergine biologico.
L'olio che se ne ricava è conosciuto per le sue proprietà idratanti, rivitalizzanti e addolcenti, restituisce splendore ed elasticità alle pelli secche.
Proprietà e indicazioni: Il macerato oleoso di Arnica permette di ottenere un potente concentrato dei principi attivi contenuti nei fiori di Arnica, ed è pertanto utilizzato come antinfiammatorio, per ridurre le ecchimosi, dare sollievo nelle contusioni e come rimedio per leggeri traumi ed edemi.
E' anche stimolante della circolazione sanguigna, contrasta infatti la coagulazione del sangue e l'infiammazione dei tessuti. E' dunque efficace per evitare la formazione di lividi e gonfiori causati da traumi di vario tipo.
Contiene l'elenalina, una sostanza in grado di inibire la progressione dell'artrite.
Viene utilizzato anche per massaggi nelle infiammazioni, nelle distorsioni, nei reumatismi, nei fenomeni artrosici. E' risultato utile nelle infiammazioni del cavo orale e della gola (bronchiti, estrazioni dentarie...), nelle pelli troppo pallide e disidratate, per la cura dei capelli e del cuoio capelluto; flebiti superficiali, varici, gambe appesantite.
Consigli di utilizzo:
Uso esterno: puro o mescolato ad oli essenziali o ad altri oli vegetali, in applicazione locale, per stimolare la circolazione sanguigna di piccoli capillari per evitare la formazione di ecchimosi.
Precauzioni d'impiego: Non commestibile, tossico per via interna.
Non applicare su tagli, piaghe o ferite con fuoriuscita di sangue.
Evitare il contatto con gli occhi o con le mucose.
Modo di conservazione: Conservare in luogo fresco, asciutto e al riparo dall'aria e dalla luce solare, a temperatura inferiore ai 25°C.

ARGAN BIO OLIO VEGETALE


Olio Vegetale 100% puro e naturale, vergine. Non testato su animali.
Nome botanico: Argania Spinosa
Albero spinoso della famiglia delle Saponacee che raggiunge 10 metri di altezza.
Provenienza: Marocco.
Storia e Origini: L'albero di Argan cresce nel sudovest del Marocco, su terreni aridi e gioca un ruolo importante nell'ecologia del territorio, mantenendo un tasso di umidità che rende fertile il terreno.
Questo albero è molto apprezzato dalle popolazioni berbere dell'Atlas, che utilizzano il suo legno, le sue foglie, i suoi frutti e le sue armelline (mandorle). Da questo albero cresce una noce che racchiude ancora da una a tre armelline.
Le donne berbere lavorano in media otto ore al giorno, secondo metodi tradizionai, per estrarre un litro di olio. La qualità dell'olio è incomparabile e rappresenta la principale risorsa di reddito per le popolazioni locali.
Proprietà ed indicazioni: L'olio vegetale cosmetico di Argan è estratto dalle mandorle non tostate.
Contiene una gran quantità di sostanze insaponificabili, di cui la metà sono beta-carotene, i precursori della vitamina A, che gli conferiscono proprietà rigeneranti per la pelle.
Questo olio nutre, ammorbidisce, ripara e protegge l'epidermide dalla disidratazione e dalle aggressioni esterne del sole e del vento, previene l'invecchiamento grazie al suo apporto di acidi grassi essenziali.
L'olio di Argan racchiude una grande quantità di vitamina E che gli conferisce qualità antiossidanti.
Molto dolce, calma la pelle, rivitalizza le zone affaticate e rugose, reidratandole, rigenerandole e restituendo elasticità, ha un'azione anti radicali liberi, fortificante ed anti età.
E' anche molto efficace per alleviare i sintomi di scottature ed irritazioni; si usa per ammorbidire le cicatrici e le lesioni acneiche.
Unghie e capelli beneficiano degli stessi effetti fortificanti. Grazie alle proprietà cosmetiche degli acidi grassi poli e mono insaturi nutre, protegge, addolcisce, calma, ammorbidisce, rigenera, rivitalizza, restituisce splendore, elasticità e morbidezza alla pelle.
Adatto anche per mani secche e screpolate, unghie indebolite, per la cura dei capelli secchi, sfibrati, opacizzati, forfora, caduta dei capelli.
Protegge dalle aggressioni esterne del sole e delle intemperie.
Si noti come alcuni oli vegetali vergini d'Argan (crudi, non tostati) possono avere un odore sgradevole, forte, quasi fecale dopo la spremitura.
Per la maggior parte degli oli di Argan presenti sul mercato, infatti, le armelline vengono raccolte da terra e non selezionate, ciò comporta il rischio che quelle ammuffite o precedentemente digerite da animali, si mescolino inevitabilmente tra le altre nella produzione dell'olio.
Per questo motivo prestiamo una grande attenzione nella raccolta dei frutti, che siano rigorosamente raccolti sugli alberi e selezionati per ottenere un olio di ALTA qualità, cosmetica e olfattiva.
Consigli di utilizzo: Uso esterno: puro o mescolato con oli essenziali o altri oli vegetali, viene utilizzato in applicazioni locali due volte al giorno sulle pelli secche, nei capelli per prevenirne la caduta e la forfora e come cura e prevenzione anti-age.
Con il massaggio si possono trattare i reumatismi, l'acne, le scottature, le rughe, e la disidratazione cutanea.
Precauzioni d'impiego:
Nessuna.
Modo di conservazione: Conservare in luogo fresco e asciutto e al riparo dalla luce solare.

DENTIFRICIO AL BURRO DI CHIURI

Finalmente anche da Ecomondo!

DENTIFRICIO
100 ml

Gel dall'aroma delicato, aiuta a rimuovere la placca. Grazie agli estratti vegetali di salvia, rosmarino, camomilla e aloe lascia una piacevole sensazione di freschezza.
La presenza di burro di chiuri (proveniente un progetto equosolidale) contribuisce a rendere il prodotto rinfrescante e lenitivo.

Sostanze funzionali:
ESTRATTO DI SALVIA: azione antisettica e balsamica.
ESTRATTO DI ROSMARINO: azione astringente e balsamica.
ESTRATTO GLICOLICO DI CAMOMILLA: azione rinfrescante e lenitiva.
ESTRATTO DI ALOE: azione rinfrescante, lenitiva, emolliente.
MENTOLO NATURALE: esplica un'azione rinfrescante e stimolante.

INCI: Aqua • Sorbitol • Hydrated Silica • Glycerin • Cellulose Gum • Salvia Officinalis • Rosmarinus Officinalis • Chamomilla Recutita • Aloe Barbadensis • Diploknema Butyracea • Potassium Sorbate • Citric Acid • Mentha Piperita • Sodium Saccharin • Sodium Cocoamphoacetate.

venerdì 23 aprile 2010

FATTORE DI PROTEZIONE DEI SOLARI:

INFORMAZIONI CHIARE E TRASPARENTI PER EVITARE INCOMPRENSIONI E DUBBI

Com’erano le cose fino ad ora:

Fino a prima della nuova normativa europea (già definita e che entrerà in vigore nel 2013) nella classificazione dei prodotti solari si consideravano solo i raggi UVB. L’efficacia dei filtri solari nei confronti di tali raggi si valutava con il fattore di protezione (Sun Protection Factor: SPF) che indica il rapporto tra la dose minima che causa eritema di esposizione al sole con filtro e senza filtro. In altre parole, una persona che può stare al sole senza scottarsi per 10 minuti con un filtro solare a protezione 6 potrà stare al sole senza scottarsi per 60 minuti.

Problemi che si sono evidenziati con questa metodologia:

Con il progredire delle conoscenze ci si è resi conto che le cose non erano e non sono così semplici: occorre infatti prestare attenzione (ancora una volta concedetemi di rinnovare l’invito all’acquisto critico) ad alcuni importanti informazioni su cui spesso molte aziende avevano la tendenza ad non approfondire. Poiché il fattore di protezione viene valutato con una metodica standard in laboratorio, non possiamo pensare di fare questi conti nella realtà. Infatti il test è condotto utilizzando 2 mg/cm2 di prodotto spalmato in modo omogeneo. Si è infatti verificato che nelle reali condizioni di utilizzo il consumatore mediamente ne utilizza circa la metà. La protezione nelle reali condizioni d’uso può quindi molto spesso essere minore di quella indicata sulla confezione.

Rimedi e migliorie al metodo di classificazione:

Al fine di promuovere e garantire un uso più consapevole e corretto dei prodotti solari i legislatori europei hanno giustamente rilevato che la codifica delle creme con i numeri SPF crea spesso false aspettative (perché come abbiamo visto prima si riferisce a condizioni d’uso che molto difficilmente sono quelle reali) e confusione perché non tutti ne conoscono il significato. La raccomandazione dell’UE sull’etichettatura dei prodotti solari prevede quindi una maggior chiarezza rispetto all’uso dei soliti fattori di protezione.

Nuovo approccio alla classificazione

Sono state definite solo 4 categorie di classificazione. Queste categorie, possono essere certamente accompagnate da indicazioni “numeriche”, ma sono comunque da sole sufficienti a definire la protezione secondo il seguente schema ufficiale:

•BASSA PROTEZIONE: corrisponde a SFP 6 – 15
•MEDIA PROTEZIONE: corrisponde a SFP 15 – 30
•ALTA PROTEZIONE: corrisponde a SPF 30 -50
•ALTISSIMA PROTEZIONE: corrisponde a SPF 50+
Allo scopo di evitare messaggi ingannevoli saranno inoltre vietate diciture come “protezione totale” (o “sun block“): ricordate che non esistono filtri in grado di dare questo tipo di copertura né di proteggere al 100% dalle radiazioni solari.
Per SPF minore di 6 non si può vantare alcuna protezione solare.

Nuove informazioni ai consumatori

La nuova normativa, che abbiamo prontamente recepito e adottato anche se non in obbligo di farlo, esorta e invita anche a informare i consumatori fornendo indicazioni generali per meglio evitare i rischi dell’eccessiva esposizione al sole. Sul volantino promozionale della linea Bioearth Sunline infatti abbiamo dedicato una pagina intera a fornire le indicazioni generali suggerite dall’Europa in materia di esposizione al sole.

La questione dei raggi UVA

Un altro elemento fondamentale introdotto dalla nuova normativa è il riferimento alla qualità delle protezione che deve tenere conto anche dei raggi UVA. Si è deciso che il fattore minimo di protezione degli UVA sia almeno 1/3 del fattore solare UVB indicato.

Il “vecchio” modo di classificare i solari solo con il SPF può dunque essere pericoloso per il consumatore. Se infatti si compra un prodotto solo per l’informazione (che abbiamo visto essere già fuorviante per la diversità tra la teoria e le condizioni d’uso) fornita dal SPF, se tale prodotto ha elevato SPF ma bassa protezione UVA, si rischia di sentirsi erroneamente protetti e quindi di esporsi eccessivamente rischiando conseguenze.

L’approccio Bioearth ai prodotti solari: Bioearth Sunline

Nello sviluppare la nostra nuova linea Bioearth Sunline abbiamo tenuto conto delle nuove indicazioni. Poiché pensiamo a noi stessi come ai primi clienti Bioearth ci siamo sentiti in dovere di proporre dei prodotti che fossero in linea con le indicazioni di sicurezza più evolute. Sarebbe certamente stato più facile e economico utilizzare i criteri tradizionali, ancora ammessi dalla legge fino al 2013. Ma poiché noi utilizziamo veramente i prodotti che produciamo sarebbe stato come tradire le nostre convinzioni e deludere noi stessi prima che gli altri nostri clienti.

Il risultato è che dopo mesi di prove e ricerche abbiamo formulato una linea di prodotti solari che rappresenta quanto di meglio il mercato internazionale possa offrire per pulizia delle formule, realizzate con basi AIAB compatibili, gradevolezza e efficacia protettiva.

L’efficacia e la sicurezza dei prodotti sono affiancate da informazioni trasparenti e complete. Perché secondo noi questo è come deve lavorare chi crede veramente nella cultura del naturale.

I PRIMI DENTINI: CHE PROBLEMA!

La dentizione è molto spesso un momento delicato dello sviluppo del bambino. Vi suggeriamo alcuni rimedi antichi e naturali per aiutarlo ad alleviare fastidi e tensioni tipici di questo periodo, senza l’ausilio di medicinali.


1) Durante la dentizione può essere utile l’uso della collana d’ambra, antico rimedio per sfiammare le gengive.
L’ambra è una mitica pietra da sempre considerata oltre che gradevole oggetto di ornamento, fonte di protezione anche terapeutica, e di una particolare energia positiva.
L’ambra baltica è una resina colata circa 30/40 milioni di anni fa da un albero oggi estinto, il Pinus Succinifera che viveva in territori ora invasi dal mare.
Sepolta sotto strati di terra e di sabbia oggi ritorna alla luce quando le violente burrasche, strappaldola ai fondali, la portano a riva, dove da centinaia di anni gli abitanti la raccolgono per commerciarla. Verso la fine del 1600 sono stati scoperti nell’entroterra degli importanti giacimenti, oggi ancora attivi che forniscono gran parte dell’ambra attualmente in commercio.
La collana d’ambra Popolini è stata creata appositamente per essere indossata dai bambini in fase di dentizione e presenta, a questo scopo precise caratteristiche fisiche che impediscono l’eventuale sopraggiungere di una situazione di pericolo e salvaguardano la salute del bambino.
E’ una collanina realizzata in perline regolari di pura ambra baltica inserite su un filo di seta.
2) In alternativa possiamo offrire la Radice di Iris (Radice di Viola).

Opportunamente lavorata e levigata, la radice può essere piacevolmente messa in bocca dal bambino che, mordendola, troverà sollievo per le gengive infiammate, in quanto contiene una sostanza naturale blandamente antinfiammatoria, che viene rilasciata nel momento in cui il bambino la mette in bocca e la mordicchia. L’azione lenitiva sulle gengive determina un’ immediato sollievo, senza alcuna controindicazione.
La radice è 100% naturale, proveniente da coltivazione biologica, può essere usata per mesi, con l’unico accorgimento di sciacquarla frequentemente e di lasciarla asciugare tra un uso e l’altro. Ogni radice è dotata di un cordino di cotone.
Ogni confezioni contiene le istruzioni per l'uso. Da utilizzarsi sotto la visione di un adulto.
Entrambi i rimedi sono del tutto naturali e privi di effetti collaterali!

martedì 20 aprile 2010

COME LAVARE I PIATTI A MANO


Per ottenere il miglior risultato e consumare meno acqua e detersivo:
- togliere dalle stoviglie i residui del cibo e gettarli nella pattumiera dell'umido;
- aprire piano l'acqua calda nella vaschetta, in modo da non riempirla subito;
- mettere alcune gocce di LAVAPIATTI ECOLOGICO direttamente sulla spugna, pulire le stoviglie e risciacquarle con l'acqua calda che sta scendendo nella vaschetta;
- sciogliere lo sporco incrostato spruzzando sulle pentole lo SGRASSATORE puro;
- utilizzare l'acqua calda di cottura di riso o pasta, contiene amido che è un ottimo sgrassante ;
- aggiungere un cucchiaio di PERCARBONATO per togliere gli odori sgradevoli come uovo o pesce e avere un'azione disinfettante.

sabato 17 aprile 2010

AROMATERAPIA IN CASA


L'alternativa ecologica alle tradizionali pulizie quotidiane della casa si basa sull'uso di sostanze naturali, atossiche, multifunzionali ed economiche come bicarbonato, aceto, argilla e detergenti con tensioattivi di origine vegetale ad alta biodegradabilità. L'utilizzo di queste sostanze può essere abbinato agli oli essenziali puri al 100%, permettendo contemporaneamente di aromatizzare l'ambiente stimolando umore e apparato respiratorio, ma anche di disinfettare la nostra casa, grazie alla loro capacità antibatterica.

martedì 13 aprile 2010

NOVITA' ASSOLUTA: LA LETTIERA VEGETALE!


Il granulare vegetale GREENCAT è un prodotto brevettato in tutto il mondo, assolutamente naturale e appositamente studiato e adattato per rispondere ai requisiti fondamentali richiesti alla toilette del micio, e cioè elevata capacità di assorbimento dei liquidi, eliminazione dei cattivi odori, sterilità della lettiera e smaltimento semplice ed ecologico, anche attraverso il WC di casa.
La lettiera GREENCAT si presenta in forma granulometrica appiattita e ha le seguenti caratteristiche:
- è altamente assorbente (200%)
- è deodorante
- è leggera (300-350 g/l)
- è sterile
- ha PH neutro
- è di facile decomposizione
- smaltibile attraverso il wc domestico
- è assolutamente priva di polverosità
- non riga il parquet e il pavimento

Non solo : GREENCAT ha anche una durata notevole e un’elevata capacità di assorbimento dei liquidi. Una confezione da 6 l (3 kg circa) dura infatti in media circa 30 giorni per un gatto, e i granuli hanno la capacità di assorbire una quantità di liquidi pari a una volta e mezzo il loro peso.
A contatto con l’urina del gatto, si presenta asciutta nella parte superiore, perchè solo la parte sottostante, a contatto con il fondo della cassettina, rimane umida e compatta. Volendo questa parte umida può essere prelevata con una normale paletta, come la sabbia tradizionale di bentonite, oppure lasciata nella cassettina in quanto inodore: ciò permette la sostituzione integrale della lettiera in tempi molto più lunghi, anche doppi, rispetto a quelli richiesti dalle lettiere tradizionali.
GREENCAT è altamente porosa e leggera in quanto i suoi granuli sono costituiti da una miriade di alveoli appositamente creati con uno specifico progetto brevettato.
Il granulare così formato, dotato di una buona resistenza meccanica, non rimane attaccato al pelo e alle zampe del gatto.
Smaltirla è semplice: attraverso il WC di casa, come comune carta igienica, oppure assieme ai rifiuti vegetali domestici o meglio ancora diventa un ottimo fertilizzante.

La soluzione ideale per risolvere tanti problemi ecologici e di smaltimento: la materia prima che la costituisce è l’orzo, un prodotto di coltivazione rinnovabile che non ha bisogno di essere essiccato e che quindi evita l’inquinamento dovuto all’uso di combustibili, perchè GREENCAT è lavorata solo meccanicamente.

CONSIGLI D'USO DEI COSMETICI NATURALI

Quando non siamo abituati ad usare prodotti naturali, la pelle e i tessuti del corpo potrebbero non reagire subito in maniera soddisfacente: si devono disabituare al tradizionale e abituare al naturale. Portate quindi pazienza se non otterrete subito risultati soddisfacenti. Sapete di usare prodotti ottimi, questo è sufficiente per fidarsi e andare avanti nelle sperimentazioni.
Le creme ecologiche, come i detersivi, sono concentrate. Usatene meno di quanto siete abituati con altri prodotti, ne basta effettivamente meno!
I bagnoschiuma e gli shampoo biologici fanno molta meno schiuma di quelli tradizionali. In realtà la schiuma è un indice essa stessa della presenza di un elevatissimo numero di sostanze di sintesi, dannose per l'uomo e l'ambiente.
Siamo abituati a pensare che la schiuma sia buona cosa, e che senza schiuma non si lava.
Non è vero affatto!
Usate il vostro shampoo naturale con poca schiuma, con accortezza e fiducia. Lava e produce poca schiuma. Gli shampoo possono anche essere diluiti prima di essere usati, così si ottimizza la loro resa, con attenzione a diluirli al momento d'uso. Altrimenti rischiano di inquinarsi e deteriorarsi.
(tratto dal Manuale dei Detersivi Bioallegri, a cura del gruppo "Mondo Nuovo")

L'INCI non è più un mistero!

La nostra pelle ha bisogno di pochissime, essenziali e buone cose.
I mille prodotti che la pubblicità e i negozi ci vendono come indispensabili, non lo sono affatto!
Date per scontato che i consigli per gli acquisti con cui ci hanno stordito in questi ultimi decenni, sono tutto fuorchè consigli utili a NOI.
Riducendo il numero dei prodotti acquistati, possiamo spendere poco in più per comprare prodotti di qualità migliore.
Impariamo ad usare la testa, a leggere, a chiedere, ad essere Responsabili dei nostri acquisti. Per scegliere dei cosmetici naturali, o ci affidiamo a delle marche naturali di cui abbiamo assodato la validità, oppure impariamo a leggere l'INCI.
L'INCI è l'elenco degli ingredienti in ordine decrescente di quantità contenuto nei cosmetici. E' obbligatorio per legge. Se non c'è scartiamo direttamente il prodotto.
E' ovviamente incomprensibile per la maggior parte di noi, ma se ci impegniamo un attimo possiamo imparare dei trucchetti facili facili.
Primo trucchetto:
Controllate che NON ci siano:
- SLS, SLES, tensioattivi con numero dispari (es. C13-15), Siliconi (e tutto ciò che finisce in -one): sono tutti siliconi, totalmente sintetici e non biodegradabili;
- polietylenglicole (PEG), polipropilenglicole (PPG): derivati dal petrolio;
- profumi e coloranti di sintesi;
- petrolatum, paraffinum liquidum, vaselina, mineral oil: derivati dalla raffinazione del petrolio;
- DEA, MEA, TEA, MIPA, EDTA: altamente inquinanti;
- carbomer, crosspolymer, acrylate(s), styrene, copolymer, nylon, triethanolamine, triclosan, DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone, sodium hydroxymethylglycinate, chlorexidine, nonoxynol, poloxamer.
Secondo trucchetto:
non esiste nessuna legge che obbliga ad indicare la esatta quantità di materia prima contenuta in un prodotto.
Come fare a capire la quantità degli ingredienti? Ci possiamo regolare sapendo che gli ingredienti vengono riportati in ordine di quantità: al primo posto c'è il componente più abbondante (es. paraffinum liquidum), e all'ultimo il meno abbondante (es. olio di rosa mosqueta). L'essenza, olio di rosa mosqueta o altro, non è scritta nel linguaggio corrente, ma col suo nome latino. Questo perchè si possa riconoscere dall'etichetta in tutto il mondo, per esempio per prevenire allergie.
Questo concorre al fatto che diventi sempre più difficile capire.
Terzo trucchetto: verificare la qualità degli ingredienti sul biodizionario http://www.biodizionario.it/ è uno strumento utilissimo: digitando il nome di un componente di un vostro cosmetico, vi appare un bollino rosso, verde o giallo.
Da questi colori a semaforo potete capire se il componente è naturale e consigliato, o non lo è affatto. Non necessariamente un buon prodotto deve avere tutti i pallini verdi. Certamente i pallini verdi devono essere in numero sufficiente, e soprattutto verdi devono essere gli ingredienti che stanno al primo posto nella lista, perchè di quell'ingrediente è maggiormente composto il prodotto. Un pallino rosso a fine lista ingredienti, indica un componente che non ha passato l'ok del biodizionario, ma che è presente in quantità minima rispetto agli altri.
(tratto dal manuale dei Detersivi Bioallegri, a cura del gruppo "Mondo Nuovo")

mercoledì 7 aprile 2010

SAPONE DI ALEPPO


ALL'OLIO DI OLIVA E OLIO DI ALLORO

Le prime notizie sul sapone si trovano nella Bibbia (Vecchio Testamento). Il documento più antico sarebbero delle tavolette di argilla nel 2.500 A.C. La produzione dei saponi proveniva esclusivamente dall'olio di oliva e di conseguenza le saponerie sorsero in zone coltivate ad olivo. Aleppo, città della Siria nord-occidentale, è cinta di mura con numerosi quartieri e sobborghi etnici e vasti bazar coperti. L'importanza economica di Aleppo è dovuta alla posizione sulla via che unisce la Mesopotamia al mare Mediterraneo.
Le tecniche di lavorazione non sono variate negli ultimi 2.000 anni. La lavorazione del sapone di Aleppo inizia a novembre dopo la raccolta delle olive. L'olio di oliva è cotto a fuoco lento, a fine cottura sarà aggiunta una percentuale di olio di alloro che potrà variare dal 4% al 60%. Secondo la percentuale dell'olio di alloro si otterrà un sapone più o meno pregiato. Alla fine di questo processo produttivo ci sarà il taglio in panetti e l'essiccazione all'aria aperta, della durata di 10-12 mesi.
Le proprietà emollienti dell'olio di oliva e di alloro rendono il sapone di Aleppo indicato per l'igiene della persona, corpo e capelli. Il suo uso è altresì raccomandato per il lavaggio della biancheria, per chi necessita dell'utilizzo di detergenti naturali, per soggetti affetti da patologie della pelle (eczemi, allergie, psoriasi).